Sicurezza

Il piano di emergenza nelle scuole

Il piano di emergenza ed evacuazione è un documento fondamentale per garantire la sicurezza del luogo di lavoro che viene realizzato in modo specifico secondo diversi fattori.

Nel contesto delle scuole, ad esempio, a fare la differenza non è solo la struttura in sé, ma anche elementi quali età degli studenti ( scuola dell'infanzia o studenti già più autonomi), numero di occupanti, presenza di disabili, numero di addetti alle squadre di emergenza, eccetera.

Il piano di emergenza ed evacuazione è un elaborato   che integra il DVR - e che include le operazioni necessarie per gestire le situazioni di emergenza e per abbandonare il luogo di lavoro in modo tempestivo e sicuro.

In generale, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08, all'articolo 43, questo documento è obbligatorio:

  • per i luoghi di lavoro con almeno 10 lavoratori;
  • per i luoghi di lavoro aperti al pubblico, caratterizzati dalla presenza contemporanea di più di 50 persone, indipendentemente dal numero di lavoratori;
  • per le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, ai sensi del DPR 151/2011 

Al pari di quanto avviene per i luoghi di lavoro, anche le scuole devono avere uno specifico PEE che sappia garantire la massima sicurezza, nelle situazioni di emergenza, non solo per gli alunni, ma per tutte le persone che, a vario titolo, usufruiscono degli spazi scolastici. All'interno del piano di emergenza, è fondamentale individuare le azioni da compiere e definire chi è responsabile della loro attuazione.

Nel PEE, dunque, è importante pianificare bene come deve avvenire la messa in sicurezza e l'evacuazione nei diversi casi di emergenza (soprattutto incendio e terremoto, per le quali la gestione non può essere la stessa), chi deve fare cosa e come. Ecco perché, almeno due volte all'anno è obbligatorio svolgere delle prove di emergenza in cui si simulano queste situazioni (all'inizio con la consapevolezza di tutte le persone coinvolte e poi anche a sorpresa).

Nelle scuole è opportuno che tutto (o gran parte) del personale - in particolare il corpo docenti - sia addestrato per le emergenze di primo soccorso (con attenzione anche alla fascia di età pediatrica e antincendio.

Il piano di emergenza nelle scuole è quindi essere molto specifico, considerando fattori quali:

  • caratteristiche della struttura;
  • tipologie e numero di occupanti (tra i quali, ad esempio, la presenza di bambini che non camminano, con disabilità o per i quali vanno previste, in generale, misure speciali di evacuazione);
  • vie di fuga;
  • numero di addetti delle squadre di emergenza;
  • sistema di allarme (qualora non fosse presente, vanno individuate delle modalità alternative per segnalare l'evacuazione, come fischietti o trombette, per fare in modo che il segnale acustico sia udibile in tutti i locali della scuola);
  • regole di comportamento, individuate in base al ruolo (es. studenti, docenti, personale addetto, ecc), all'orario (es. accoglimento, posticipo, lezione, ricreazione, ecc), alle attività in essere (es. presenza di gruppi in intersezione) e al luogo (es. aula, mensa, palestra, laboratori, ecc).

Le prove di emergenza ed evacuazione sono importanti anche per permettere agli addetti delle squadre di emergenza di capire come coordinarsi tra loro in tempi rapidi. Le informazioni e le istruzioni devono essere impartite da un responsabile, in modo chiaro, preciso e veloce, e tutti devono sapere cosa fare in tali circostanze. Proprio per la natura di urgenza e imprevisto delle emergenze, inoltre, le prove permettono di "allenarsi" a determinate situazioni, per non farsi prendere alla sprovvista in momenti particolarmente delicati e cruciali.

Nell'evacuazione del personale scolastico e dei bambini, ogni dettaglio può fare la differenza. Quindi, a seconda del tipo di emergenza, nel PEE è sempre previsto chi dovrà occuparsi di:

  • verificare l'effettivo sgombero dei locali (non solo le classi, ma anche servizi igienici, ripostigli, aula magna, uffici, palestra, ecc);
  • verificare le presenze al punto di raccolta;
  • chiudere l'adduzione principale del gas e operare lo sgancio dell'impianto elettrico principale;
  • in caso di cancello automatico, che rimane solitamente chiuso, sbloccare il freno motore per aprirlo manualmente e rendere la zona accessibile ai mezzi di soccorso (oltre a permettere alle persone di uscire, qualora il punto di raccolta fosse esterno).
Allegati

PEE Scuola primaria G. MAZZINI

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PEE Condiviso Scuola infanzia DON MILANI e Scuola primaria MARTIRI FANTINI

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PEE Scuola infanzia G. RODARI

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PEE Condiviso Scuola Secondaria di I Grado Cervia 2 e Cervia 3

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